7 febbraio 2010

A carnevale ogni scherzo vale I. .....Carnevale Made in Hungary




Il carnevale (farsang) più famoso in Ungheria
è quello di Mohàcs, chiamato BUSOJARAS

( la passeggiata dei BUSO’)
Le prime notizie di questa festa mascherata
risalgono al XIX secolo anche se i primi
racconti non sono del tutto positivi.

Poiché con le maschere, i partecipanti del carnevale
erano irriconoscibili, spesso facevano scoppiare risse ,
molestavano le donne. I il pubblico indignato ha dovuto
chiedere numerose volte l’intervento delle autorità
Finalmente durante il XX secolo la festa ,
se pur sempre molto movimentata ,diventata più pacifica .
Con questa festa il popolo di origine croato
( che risiedie al sud dell’Ungheria )
festeggiava la sconfitta degli invasori turchi e
la dipartita dell’inverno.
Secondo la legenda gli abitanti di Mohàcs i 'sokàcok' (croati)
per sfuggire alla dominazione turca
si sono rifugiati sull’isola di Mohàcs
Una sera , mentre i fuggiaschi tristi ed impauriti erano radunati
intorno al fuoco, all’improvviso apparso
un vecchietto sconosciuto.
‘ Non temete , la vostra sorte presto cambierà in meglio’
disse e sparì all’instante
Poco dopo arrivò un possente soldato
con il viso coperto di una maschera spaventosa.
Ordinò agli fuggiaschi di fabbricare delle maschere
e travestirsi con i pelli degli animali.
Durante una notte attraversarono il fiume e mascherati
con maschere di legno orrende ,
facendo un fracasso terribile utilizzando le armi fabbricate in legno
Spaventarono a morte i turchi che fuggivano a gambe levate,.
Il momento clu’ della sfilata è lo sbarco , gli abitanti attraversano
il fiume sulle barchette di legno per riconquistare la città.

foto: flickr.com/photos/georgimabee/3309414147

La popolazione chiude  la festa e saluta la fine dell’inverno
 buttando una bara nel fiume e
 bruciando l’inverno in un falò gigantesco

Nel 2009 l'UNESCO ha inserito il carnevale di Mohàcs 
nella lista del patrimonio orali e immateriali dell'umanità.

Direi che anche questo dolce di carnevale dovrebbe 
essere considerata una parte del patrimonio dell'umanità....
Per mancanza di tempo ed anche per motivi di salute :-(
non ho potuto preparare questi dolcetti ma non me la sento di
lasciarVi senza la ricetta ...
Ho trovato le foto e la ricetta molto ben spiegata sul sito
http://www.desszert.eu/szalagos_fank ma ovviamente
è in lingua ungherese quindi ...
ecco la traduzione della ricetta della frittella con 'nastro'!
(con nastro perchè se notate la frittella ha una riga
esattamente in mezzo , come se fosse legata con un nastro)

ingredienti per 21 ’Fànk’

500 g di farina
200 ml di latte
40 g di lievito di birra
50 g di zucchero a velo
60 g di burro sciolto
5 tuorli d’uovo
Per friggere
olio

per decorare
marmellata di albicocca
zucchero a velo

Preparate un vassoio con carta cucina assorbente
e mettete sul fuoco una padella con abbondante olio.

Preparate 2 ciotole : in una mettete la farina,
nell'altra mescolate il latte tiepido, lo zucchero a velo, il lievito e
lasciate riposare per circa 15 minuti.


Mescolate la farina con il latte e lievito ,
aggiungete  il burro fuso ei tuorli d'uovo.
Mescolate la pasta con un cucchiaio di legno , poi lavorate la pasta ,
deve essere completamente liscia
formate una palla e lasciatela lievitare
 in un posto caldo per 30 minuti

Finchè non diventa almeno il doppio del volume iniziale.
 

Stendete la pasta di  un centimetro di spessore  circa poi ritagliate
le frittelle con una formina di diametro 6 cm.


Lasciate riposare le frittelle per altri 10 minuti.
A questo punto con le dita formate una specie di incavo
( senza realmente bucare la pasta )
al centro della frittella.



Friggete le fritelle poche alla volta in olio bollente.
Attenzione per una buona riuscita della ricetta
importante seguire le regole qui sotto:
Cominciate a friggere il lato 'bucato'della frittella,
ci vorrano più meno 2-3 minuti.
(dipende quanto è bollente l'olio)
Molto importante, coprite la padella con un coperchio !
Passati i 2-3 minuti togliete il coperchio e
girate le frittelle e finite la cottura senza coperchio.
State attente di non friggerle in olio troppo bollente
 altrimenti diventeranno  troppo scure.
Le frittelle non devono toccare il fondo della padella.
(nenache durante la cottura con il coperchio).
Il 'nastro' sulla frittella si formerà durante la frittura con il coperchio.

 

Cospargete le ciambelle con zucchero a velo e
riempite l'incavo con la marmellata di albiccoche


Foto: flickr.com/photos/norci/3305874787/


Busòjàràs ès Farsangi Fànk

A Busòjàràs tortènete a Wikipedia szerint :
A busójárás eredetére két magyarázat is létezik:
a törökűzés és a télűzés.
A törökűzés mondája szerint a törökök által
sanyargatott Mohács lakói, a sokácok,
a Mohács-szigetre menekültek.

Egyik este a nekikeseredett bújdoklók előtt,
a tábortűznél, megjelent egy öreg sokác ember.

"Ne féljetek, sorsotok hamarosan jobbra fordul",
mondta, majd eltűnt.
Hamarosan egy délceg, álarcos vitéz lépett a menekültek közé.

Utasítására azok álarcokat, maszkokat öltöttek,
és az éj valamint a vihar leple alatt áteveztek a folyón,
és fafegyverekkel, kereplőkkel nagy zajt csapva hoztak
rettenetet a törökre, így űzték ki őket a városból.

A télűzés ehhez hasonló gondolatmenetre
építve a tél elijesztését jelenti.

Farsangkor a busók a hagyományoknak megfelelően öltöznek fel.
A legnagyobb mulatság farsangvasárnap van.

A "műsor" fő elemei: a partraszállás, melynek során a túlparti "Szigetből" -
ahogyan a helybeliek mondják eveznek át ladikokon a busók.
A jelmezes busófelvonulás a Kóló térről a főtérre.
A farsangi (télbúcsúztató) koporsó vízrebocsátása.

Sötétedéskor az egybegyűltek elégetik a telet
 máglyagyújtással és a főtéren körtáncokat járnak.

Az UNESCO 2009 szeptemberében, 
felvette  a szellemi örökség reprezentatív listájára a Mohácsi busójárást..

Szerintem a szalagos fànk receptjèt
is a vilàgoroksègek listàjàra lehetne tenni.

Ezen a fantasztikus gasztro blogon :

talàltam a nagyon szèpen lefènykèpezett
ès elmagyaràzott szalagos fànk  receptet.
Ezt forditottam le olaszra.
Tehàt a  receptet magyarul  a fenti cimen megtalàlhatjàtok.

4 peperoncini:

Anonimo ha detto...

che interessante leggere di queste tradizioni popolari di altri paesi! sopratutto di un carnevale talmente speciale da esser considerato dall'Unesco...ma di cui non si parla qui da noi! ....insomma grazie...anche per la ricettina....sti fank mi sembrano golosi!:)
ciao!
Terry

Fabiana Del Nero ha detto...

Queste maschere ricordano un po' la tradizione sarda, con quei velli di pecora sulle spalle, i campanacci, i bastoni e appunto le pesantissime maschere lignee con espressioni poco rassicuranti!
Mi ricordo che da piccola quando le vedevo nei documentari mi facevano tantissima paura!!
Come sempre non avevo idea di come si festeggiasse nel tuo Paese, mi sa che ci sono un bel po' di cose che mi sfuggono al riguardo...ogni volta che racconti qualcosa mi viene voglia di scoprire un po' di più...prima o poi questa Ungheria la devo vedere con i miei occhi............per le frittelle invece non c'è bisogno del viaggio!
A proposito di viaggi, il 13/15 marzo a Firenze c'è Taste, una sorta di salotto del gusto e delle biodiversità della tavola.
Guarda un po' qui se ti può interessare, io credo proprio che acchiapperò un trenino e ci andrò di certo. www.tastefirenze.it

Aniko ha detto...

@Fabiana
Dell'Ungheria si parla poco, un paese non lontanissimo ma lo stesso spesso ignorato.Certamente il
carnevale di Busò non può competere con i carnevali di Venezia o Viareggio!
Molto interessante Taste e mi piacerebbe andarci ma so già che per me sarà impossibile
(o quasi )...pazienza, magari me la racconti tu come questa mostra/fiera!

Bleudelavande ha detto...

Grazie per queste interessanti notizie sull'Ungheria, un paese di cui si parla poco, ma che mi attira molto, forse un giorno riuscirò ad andarci!!!!!
Buona giornata e grazie per essere venuta a trovarmi!
Bacio